Gli effetti della pandemia – purtroppo non ancora superata – continuano a far sentire il loro peso e anche il 2021 inizia tentennando. Come visto il settore dell’arte e della cultura in genere è stato gravemente colpito dalle limitazioni imposte dallo stato di emergenza. Musei, gallerie ed istituzioni sono stati costretti a chiudere per molti mesi, le fiere cancellate o rimandate a data da destinarsi e stessa cosa è valsa anche per gli eventi. Per rimettersi in carreggiata e cercare di cavalcare quest’onda negativa è stato necessario reinventarsi nelle modalità operative e fare i conti con un ritardo nel processo tecnologico e di digitalizzazione del settore, dimostratosi unica vera opportunità per superare questo periodo.
Difatti la situazione ha evidenziato la necessità di un cambiamento, nell’offerta, nel mercato ma anche nelle professioni dell’arte. Così si è registrata un’accelerazione riguardo l’attuazione di attività su social e piattaforme digitali con l’avvento di viewing room e l’utilizzo di dirette streaming, vendita online ma anche la nascita di start up innovative digitali di supporto ai luoghi dell’arte.
In particolare le viewing room, ossia sale virtuali che ricreano ambienti espositivi esistenti o spazi ex novo per agevolare la fruizione online di opere d’arte in occasioni di fiere, mostre, eventi e quanto altro, hanno mostrato essere una buona opportunità di vendita – vista la favorevole risposta dei collezionisti – da adottare come implementazione alle originarie attività.
Nello stesso tempo questo nuovo bisogno di supporti tecnologici ha condizionato un incremento di professioni specifiche e specializzate, che saranno sempre più richieste, cambiando la fisionomia dell’apparato circuitante attorno al lavoro dell’arte. Servono infatti professionalità capaci di pianificare strategie e gestire piani di comunicazione online, come digital strategist, social media manager, storytelling digital, mediatori culturali ecc. a questi vanno ad aggiungersi anche esperti informatici capaci di sviluppare app e strumenti di promozione, vendita e fruizione.
Il mondo dell’arte cambia e se da un lato imprescindibile resta il rapporto umano e di fiducia che s’instaura tra gallerista, artista e collezionista nonché l’esperienza fisica che si fa dell’opera d’arte, l’aspetto tecnologico diventa un complementare che amplia e muta gli scenari di opportunità ed offerta.