Quest’estate si potrà ritornare a vedere l’incredibile pavimento del Duomo di Siena, un’opera davvero eccezionale, che primeggia tra i capolavori custoditi all’interno della cattedrale e che Vasari descriveva come il “più bello…, grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto”.
La spettacolarità di questo “tappeto di marmo” realizzato attraverso secoli di storia dell’arte, dal Trecento all’Ottocento, da artisti prettamente senesi come Sassetta e Beccafumi ma anche dal pittore umbro Pinturicchio, potrà essere visibile al pubblico dal 26 giugno al 31 luglio e poi dal 18 agosto al 17 ottobre 2021 attraverso un percorso studiato per fruire al meglio dell’opera sia nei significati che reca sia nel rispetto e sicurezza delle regole anti-covid.
Difatti il pavimento è tutto un apparato decorativo in commesso marmoreo, spettacolare non solo per la tecnica delle tarsie a marmi policromi e pietre dure giustamente accostate a ricreare forme e figure con cui è stato realizzato ma anche per l’altezza del messaggio che veicola nei secoli. È un invito a guardare alla sapienza attraverso lo scorrere di figure che incarnano questa virtù partendo dalle sibille e filosofi del mondo antico riprodotti nelle navate fino ai soggetti biblici presenti nel presbiterio e nel transetto.
Il cammino è poi regolato dall’app gratuita The right distance in ausilio al programma di sicurezza e rispetto delle norme anti-covid e l’installazione della membrana Culture, ossia una pellicola protettiva con proprietà sia antivirali che antibatteriche con una validità certificata di 3 anni.
Il percorso comprende nella visita anche il Museo dell’Opera con la sua galleria dove spicca la Maestà di Duccio di Buoninsegna e le sue sale, tra cui la Sala dei Cartoni in cui è conservata la famosa pianta del Pavimento del Duomo realizzata da Giovanni Paciarelli nel 1884 che dà una visione completa dell’iconografia del pavimento dall’ingresso fino all’altare maggiore.