Continuano, dalla data ufficiale del 18 maggio, le riaperture al pubblico dei musei nazionali rimasti chiusi durante l’emergenza covid. In questo periodo di dovuta assenza fisica, musei, enti e mostre non hanno però mai smesso di far sentire la loro vicinanza offrendoci la bellezza delle loro collezioni e delle esposizione attraverso viaggi virtuali nelle loro stanze o racconti o quanto altro potesse permettere di raggiungere il pubblico tramite i social. Ora che invece è possibile un moderato ritorno alla normalità, la sfida di questi luoghi diventa l’adeguarsi alle modalità richieste per permettere una fruizione delle loro attività in piena sicurezza per tutti. Cambia quindi il modo di visitare i musei e dovrà conseguentemente esserci uno sforzo anche ad abituare i visitatori ad accogliere questo cambiamento e seguire le nuove regole.
Ma cosa prevede questo nuovo adeguamento per la sicurezza? In primis, la gestione degli ingressi e delle uscite dai luoghi di visita, con turni contingentati, l’obbligo di portare le mascherine sia per il visitatore che per il personale addetto, l’uso di una segnaletica che permetta di far rispettare la distanza di un metro tra le persone sia alla biglietteria che agli sportelli informativi, ai punti di ristoro e merchandising, ma anche all’esterno, la pulizia giornaliera delle aree di lavoro e di quelle comuni, la disposizione di dispenser con disinfettanti mani in più punti, la limitazione dell’uso del touch screen e anche di visori e audio guide, l’uso di pagamenti on-line e la necessità di prenotazioni, il posizionamento di video in posti strategici che rimandi le spiegazioni delle norme da seguire e rispettare.
Così se a Roma già dal 19 maggio ha riaperto Galleria Borghese, il flusso di visitatori è regolato secondo un massimo di 80 persone a turno. Anche a Pompei, dove le visite saranno disponibili da domani 26 maggio, l’accesso alle singole Domus sarà contingentato ed interdetto lì dove non si potrà rispettare la distanza di sicurezza. A Firenze, gli Uffizi hanno puntato a riaprire prima gli spazi con meno di 100mila visite all’anno e poi i maggiori, così ha già riaperto il Giardino di Boboli, mentre Palazzo Pitti aprirà il 28 maggio e gli Uffizi il 3 giugno. I Musei Vaticani apriranno 1 giugno con obbligo di mascherina e di prenotazione sul sito ufficiale. Anche la mostra “Raffaello 1520-1483” alle Scuderie del Quirinale inaugurata per i 500 anni dalla morte dell’Urbinate riapre dal 2 giugno… Insomma riaperture sì ma graduali e con modalità di visita diverse a seconda delle disponibilità dei musei.