Pittore, scrittore e critico d’arte tra i più ferventi ed eclettici del periodo artistico tra XIX ed il XX secolo. Oggi si ricorda Carlo Carrà, nato l’11 febbraio 1881, grande sperimentatore ed innovatore, protagonista delle maggiori correnti che hanno caratterizzato il periodo. Vediamo l’artista in 5 punti:
- Carrà nasce in provincia di Alessandria per poi trasferirsi a Milano, dove lavora come stuccatore e decoratore
- Tra il 1899 e il 1900 è a Parigi per decorare i padiglioni dell’Exposition Universelle, dove viene letteralmente catturato dall’arte impressionista
- S’iscrive all’Accademia di Brera di Milano e nel 1910 entra in contatto con i Futuristi con i quali firma il Manifesto del Movimento iniziando una collaborazione di circa 6 anni, interrotta da un periodo di riflessione che lo porta ad avvicinarsi al concetto pittorico di metafisica
- Partito per la guerra, è in seguito al ricovero nell’ospedale militare di Ferrara che fa il suo incontro con Giorgio De Chirico, con cui dà vita alla Metafisica nel 1917. Di questo periodo, emblematica è l’opera “La musa metafisica” (1917)
- Dal linguaggio metafisico pian piano si allontana per concentrarsi sullo studio dei maestri del Quattrocento e iniziare il cosiddetto “realismo lirico” che caratterizza la sua maturità artistica con un gusto naturalistico inscritto in atmosfere sospese e senza tempo che diventa suo caratteristico stile per sempre. Esempio è “Veduta della Rotonda del Brunelleschi” (1940)