Ci sono tanti modi di fare arte. Creatività ed innovazione non hanno limite e ad oggi sia la tecnologia che gli ampli mezzi che si hanno a disposizione incentivano ulteriormente la genialità degli artisti. Così se è vero che i famosi mattoncini colorati, compagni di tanti avventure da bambini, hanno onorato i maestri della storia dell’arte con edizioni speciali che ne riproducono le opere più famose in formato “Lego”, diversi sono gli artisti, i famosi brick artists, che a quei mattoncini si sono ispirati per dare vita alle loro opere d’arte come rivisitazione di grandi capolavori.
Qualche esempio?
L’artista coreano Lee Ki-young specializzato in grafica e motion design che con l’arte dei “mattoncini” ricrea personaggi famosi, scene di film e opere d’arte. Tra le sue riproduzioni artistiche “La creazione di Adamo” di Michelangelo, “La colazione dei canottieri” di Renoir, “La lattaia” di Vermeer e anche “L’ultima cena” di Leonardo o “La morte di Marat” di Jacques-Louis David… solo per citarne qualcuna!
Lo statunitense Nathan Sawaya invece con i mattoncini colorati ci fa grandi sculture che seguono sia la sua personale vena artistica sia l’immagine di grandi capolavori dell’antichità e michelangioleschi. La sua passione proviene dall’infanzia ma diventa lavoro solo dopo che ne fa un vero e proprio hobby che genera interesse e commissioni, tanto da lasciare la professione di avvocato e diventare brick artist con tanto di mostre ed esposizioni in gallerie. Tra le sue opere rivisitate “Il David” di Michelangelo e “La Venere di Milo”.
Anche in Italia non mancano i brick artists. Uno dei primi è stato il torinese Marco Pece detto Udronotto, il quale crea parodie di quadri famosi, fotografie storiche e scene di film come installazioni temporanee che si affermano come opere d’arte nelle immagini degli scatti fotografici che immortalano la rappresentazione. I suoi “omaggi” vanno da Edward Hopper a Mondrian, a Pellizza da Volpedo.
Sconvolgente anche l’attività di Riccardo Zangelmi che da giardiniere è passato a creatore di composizioni in mattoncini tridimensionali e a tutto tondo straordinari e anche lui si è lasciato incantare dal fascino della storia dell’arte, più contemporanea, con omaggi sia a Keith Haring che a Banksy. Le sue opere sono attualmente in esposizione a Modena nella Chiesa di San Carlo all’interno della mostra “Brick Art” visitabile fino al 14 febbraio 2022. Un’occasione per vedere da vicino questo incredibile nuovo universo dell’arte!