Torna ad essere esposta al pubblico, una delle opere più misteriose del Museo del Prado di Madrid, La Fuente de la Gracia, sottoposta ad un restauro di circa un anno e mezzo. Tra le opere più rilevanti della collezione del museo, La Fuente de la Gracia è una tavola che fin dal suo ritrovamento ha sempre destato dubbi e polemiche, soprattutto riguardo la paternità, originariamente attribuita a Jan van Eyck.
Grazie a questo restauro è possibile godere non solo di un recupero estetico dell’opera ma anche di ulteriori e più precise informazioni in seguito ad un profondo studio storico-artistico. La tavola è esposta al pubblico all’interno di una piccola mostra ad essa relativa, visitabile dal 23 novembre 2018 al 27 gennaio 2019, di cui è appunto il pezzo principale e tra cui spicca anche la riproduzione fotografica del 1859 eseguita da Jean Laurent che mostra la rilevanza dell’opera nonostante le alterne vicende della sua fortuna. Difatti se al tempo della sua scoperta venne collegata a van Eyck e alla realizzazione del polittico per la cattedrale di San Bavón a Gand eseguita insieme a suo fratello, successivamente venne messa in dubbio la paternità, considerando l’opera un prodotto di allievo ed occupando così un posto secondario nella collezione. Negli anni ‘30 del ‘900 invece è rinato l’interesse per il dipinto tanto da arrivare ad oggi a vedere come necessario un restauro completo.
I risultati dell’analisi chimica dei pigmenti insieme alla riflettografia a infrarossi hanno accertato che non si tratta di una copia ma di un originale (ci sono segni di correzioni e modifiche) eseguito da un artista anonimo molto vicino a van Eyck. Inoltre per i pigmenti usati si può anche affermare che l’opera è stata eseguita nelle Fiandre mentre dalla ricerca emerge che la prima documentazione risale a prima del 1454 e che l’opera doveva essere un dono fatto da Enrico IV al monastero Parral.
Recuperati i colori originari, la tavola si presenta come un piano tripartito nella cui parte superiore è presente Cristo in trono, la Vergine, San Giovanni e l’agnello al centro, sotto il quale sgorga l’acqua della fonte; nella parte centrale ci sono invece angeli e musicanti; nella parte inferiore, a sinistra, la Chiesa trionfante e, a destra, ebrei fuggiaschi.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Museo del Prado