Kandinsky

Artisti del XX e XXI secolo a confronto nel “20th/21st Century: London Evening Sale” di Christie’s

Giugno 24, 2021 by Lascia un commento

Nell’ambito dell’appuntamento estivo London to Paris in cui la famosa casa d’aste Christie’s quest’anno, attraverso una serie di aste mette in relazione le due capitali dell’arte europea, Parigi e Londra, viene annunciata per il prossimo 30 giugno 2021 la 20th/21st Century: London Evening Sale.

Si tratta di una vendita all’asta di opere di maestri del 20° secolo accanto ad artisti contemporanei che dominano il panorama artistico attuale. Artisti impressionisti, moderni e contemporanei, decontestualizzati dai consueti loro ambiti di interesse, vengono inseriti in un diverso rapporto di confronto e dialogo che mira ad una nuova chiave di lettura degli stili rispondendo alle esigenze di un mercato sempre in continua evoluzione e agli orientamenti dei collezionisti.

Tra i protagonisti di queste straordinarie vendite serali trasmesse in streaming in tutto il mondo figurano artisti come Jean-Michel Basquiat con la sua “Untitled” del 1984, (stima: 4-6 milioni di sterline) nella cui realizzazione anatomica della figura umana è rintracciabile la lezione picassiana; Alexander Calder con un’altra “Untitled” del 1944 ca. (stima: 6-9 milioni di sterline) in cui sono evidenti le possibilità della scultura investigate secondo lo stile identificativo dello scultore. Anche Alberto Giacometti è presente con l’opera “Homme qui chavire” (stima: 12-18milioni di sterline), una scultura dalla forma allungata che rievoca la figura dell’uomo con le sue fragilità; Edgar Degas con due opere “Danseuse rose” (stima: 2.5-3.5 milioni di sterline) e “Femme sortant du bain” (stima 1.3-1.8 milioni di sterline). E poi ancora Henri Matisse, Lucio Fontana ma sono soprattutto e ancora una volta Pablo Picasso e Wassily Kandinsky a contendersi il futuro primato delle vendite.

Picasso con l’opera “Étreinte” del 1969, (stima: 11-16 milioni di sterline), in cui due amanti s’intrecciano in un abbraccio erotico e passionale e Kandinsky con “Noir bigarré” datato 1935 (stima: 8-12 milioni di sterline), in cui forme geometriche, linee sinuose e sagome embrionali con i loro colori quasi pastello sono racchiuse in una macchia nera e scuro che fa da sfondo.

Due Kandinsky all’asta “rispolverati” dopo 70 e 50 anni…

Maggio 25, 2021 by Lascia un commento

Il prossimo giugno Kandinsky sarà protagonista d’eccellenza di ben due aste con altrettante opere rimaste nell’oblio per 50 e 70 anni. Si tratta dell’acquerello “Gebogene Spitzen” datato 1927 e della tela “Tensions calmées” datata 1937; il primo sarà messo all’asta da una casa d’aste tedesca, la Ketterer Kunst a Monaco di Baviera, il 18 giugno 2021, mentre la seconda sarà fiore all’occhiello di Sotheby’s a Londra nella battuta d’asta del 29 giugno.

“Gebogene Spitzen” è un acquerello di notevole importanza nella produzione di Kandinsky, che concentra linee, forme e colori tipici dell’astrattismo dell’artista e di cui non si è avuta traccia per parecchio tempo (circa 70 anni), incoraggiando la ricerca di diversi studiosi. Appartenente ad una collezione privata della Renania, dalla documentazione si sa che dopo la sua realizzazione il dipinto è stato in mano a Kandinsky stesso venendo esposto in musei di Parigi, Berlino e Stoccolma fino al 1932. Alla morte dell’artista la moglie cedette l’opera vendendola al mercante d’arte tedesco Rudolf Probst nel 1949, data che segna l’ultima registrazione dell’opera fino ad oggi. Attualmente la stima si aggira tra i 304.000 – 425.000 dollari. Prima di andare all’incanto sarà esposta al pubblico in un tour che partirà dal 28 maggio a Francoforte per passare poi a Düsseldorf, Amburgo e Berlino.

“Tensions calmées” è una tela rappresentativa dell’arte di Kandinsky capace di sintetizzare la sua sinestetica concezione di pittura e musica attraverso un’armonica coesistenza di linee e forme nello spazio leggere e in equilibrio. Rientrava nella collezione del magnate americano Solomon R. Guggenheim che iniziò a collezionare Kandinsky dal 1929, anno in cui incontrò l’artista alla Bauhaus dove questi insegnava, arrivando ad avere circa 150 opere dell’autore. Il dipinto fu poi messo all’asta da Sotheby’s nel 1964 su richiesta dello stesso Guggenheim che mise in vendere una cinquantina di tele di Kandinsky. Così per più di 50 anni l’opera è rimasta lontana dal pubblico, di proprietà del nuovo collezionista che l’aveva acquistata. La stima dell’opera si aggira sui 25-35 milioni di dollari.

Un progetto d’arte per sentire le emozioni come Kandinsky

Febbraio 12, 2021 by Lascia un commento

Conoscete il fenomeno della sinestesia? È una condizione neurologica che permette una percezione mutisensoriale, associando due o più sensi insieme. Kandinsky aveva questo dono e ne ha fatto prerogativa e teoria della sua arte.

Il pittore russo poteva vedere il suono; dipingeva associando udito e vista, suoni e colori, traducendo le vibrazioni e le armonie della musica in linee, motivi e forme del colore. Il suo astrattismo nasce dall’esplorazione di questa facoltà, esperienza che viene dall’artista stesso “teorizzata” e spiegata nel trattato “Concerning the spiritual in art”: “Il colore è la tastiera, gli occhi sono le armonie, l’anima è il pianoforte con tante corde. L’artista è la mano che suona, toccando un tasto o l’altro, per provocare vibrazioni nell’anima.” (Vassily Kandinsky).

A questo speciale rapporto e mondo di sensi, suoni e colori è riferito Sound like Kandinsky, il nuovo progetto online nato dalla collaborazione Centre Pompidou di Parigi e Google Arts & Culture, che rende omaggio all’artista cercando di introdurre gli utenti al suo modo peculiare di dipingere attraverso forme di apprendimento, realtà aumentata e tanto altro.

Il progetto è riconducibile a più sezioni esplorative. Viene ricostruita una sorta di monografia online che ripercorre le tappe della vita e della carriera di Kandinsky, come ricordi d’infanzia, vacanze con l’amico Paul Klee, lo studio a Neuilly attraverso una raccolta di 3700 opere, documenti e fotografie digitalizzati provenienti dalla collezione personale lasciata in eredità alla moglie Nina. Non mancano curiosità e riferimenti al concetto e processo creativo della sinestesia.

Poi c’è una parte più interattiva, divertente e nello stesso tempo didattica, “Play a Kandinsky”, che cerca di far vivere l’esperienza emotiva delle sensazioni che può aver provato il pittore mentre dipingeva l’iconico capolavoro “Giallo Rosso Blu”. Ciò è possibile grazie all’unione di tecnologie all’avanguardia e studi con artisti di musica sperimentale Antoine Bertin e NSDOS, che permettono di zoomare le aree del dipinto ed esplorare i suoni che determinate forme e colori richiamano.

In ultimo la sezione “Pocket Gallery” porta a casa una mostra in realtà aumentata per vedere da vicino i maggiori capolavori del maestro.

Per maggiori informazioni: Sound like Kandinsky