Un omaggio a Dante che diventa anche modo per promuovere la cultura italiana nel mondo. Come sappiamo il 2021 è l’anno delle celebrazioni di Dante, il Sommo Poeta di cui si ricordano i 700 anni dalla sua morte. Per l’occasione, a parte le diverse iniziative promosse dal ministero della cultura e da varie città, in primis Firenze, l’artista Leonardo Frigo ha proposto un suo distintivo progetto, mostrato in anteprima a Londra, dove vive da anni.
È l’Inferno della Divina Commedia dipinto a mano su 33 violini e un violoncello, opera non nuova nell’idea da parte dell’artista italiano. Difatti Frigo ha nel tempo già realizzato lavori su violini dedicati per esempio alle bellezze di Pompei, a “Le quattro stagioni” di Vivaldi e ai sette peccati capitali.
Per l’Inferno di Dante l’artista ha impiegato 5 anni di lavoro, dopo un’attenta ricerca, appunti, studi e analisi di nomi, simboli ed illustrazioni che hanno portato a disegnare e poi inchiostrare a mano i violini.
Il progetto prevede la rappresentazione di scene e personaggi chiave di ogni canto della cantica dantesca illustrato ognuno su di un singolo violino. Inoltre ogni violino è accompagnato da una nota descrittiva redatta sia in inglese che in italiano, scelta questa dettata dal desiderio dell’artista di far anche conoscere la cultura italiana nel mondo in un modo diverso.
Con un’opera che un mix di design, artigianato, arte, musica e letteratura si pone al fruitore un nuovo modo per approcciarsi a Dante e alla letteratura italiana stimolando la curiosità attraverso la bellezza ed il fascino contagioso dell’immaginario dantesco. Fascino che ha ispirato anche un’altra opera contemporanea di un artista torinese di cui abbiamo già parlato sulla nostra rivista. Si tratta di Enrico Mazzone e la sua lunghissima Divina Commedia illustrata su un supporto di carta lungo di 97 m…
[nell’immagine: Joseph Anton Koch, Inferno, 1825-28; fonte: wikimedia commons]