Il 13 agosto 1863 moriva Eugène Delacroix, artista romantico autore di uno dei capolavori passati alla storia come l’immagine degli ideali rivoluzionari. Maestro del colore, ha dipinto opere con temi politici e d’attualità, esotici, mitologici, carichi di pathos e tensione drammatica. Ricordiamolo in 5 punti, tra arte e curiosità…
- Appartenente ad una famiglia altoborghese, Delacroix coltiva il suo talento artistico studiando i capolavori del Louvre, rimanendo particolarmente affascinato dai maestri del ‘500 e del ‘600
- Nel 1815 incontra Théodore Géricault, artista di cui condivide lo stile e da cui prende a prestito l’uso che fa dei colori, dei contrasti e della luce
- A 24 anni, esordisce al Salon con l’opera “La barca di Dante”, un dipinto innovativo nel soggetto scelto, percorso da forti contrasti di luce e ombra e dall’inquietudine dei corpi in movimento che suscita grande scalpore e che viene acquistato dalla Stato francese. Ad oggi è custodito al Louvre.
- L’opera che lo rende noto alla critica e al pubblico è “La libertà che guida il popolo” del 1830. Da questo momento, dopo un viaggio in nord Africa che dirige il suo gusto verso l’esotico e i colori più mediterranei, riceve importanti commissioni pubbliche e onorificenze.
- La sua produzione è molto prolifica divisa tra disegni, dipinti, litografie, incisioni e anche ritratti di personaggi di spicco tra cui poeti, artisti e musicisti, mentre la sua vita è particolarmente solitaria, con pochi amici intimi, spesso artisti del tempo.