Anche quest’anno il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO si è riunito per aggiornare la lista dei siti che sono reputati di patrimonio da tutelare e salvaguardare per il loro valore naturalistico, culturale o di paesaggio culturale. Un prestigio e un onore per le nazioni… Ma se nella lista principalmente si “include” non è escluso che si “estrometta”.
È cosa rara nella storia della Lista del Patrimonio UNESCO, infatti erano stati solo due i siti eliminati nel tempo, ossia il Santuario dell’Orice d’Arabia nel 2007 e la Valle dell’Elba a Dresda, in Germania nel 2009. Ieri 21 luglio 2021, però chiuso nella 44esima sessione del World Heritage Committee in corso in Cina fino a fine luglio, il comitato ha votato la perdita dello status di patrimonio UNESCO al porto di Liverpool, che quindi diventa il terzo sito nella storia dei siti UNESCO ad essere cancellato.
La motivazione della cancellazione è data dall’opera di riqualificazione delle aree portuali che ha visto l’edificazione di un complesso di edifici moderni, tra cui anche grattacieli, e del nuovo stadio di calcio. Secondo i membri del comitato lo sviluppo urbanistico non ha tenuto conto delle caratteristiche del sito che fu principale porto britannico tra il XVIII e il XIX secolo e modello avanguardistico nella gestione della moderna tecnologia portuale, trasformando così il luogo, tanto da fargli perdere il suo carattere di autenticità, valsogli lo status di patrimonio mondiale.
La cancellazione arriva dopo una serie di avvertimenti che lo ponevano nell’elenco dei possibili siti UNESCO da rimuovere già dal 2012. A quanto pare comunque non è l’unico Patrimonio Mondiale a rischio eliminazione. In lizza sembra esserci anche la Selous Game Reserve in Tanzania, mentre non mancano i primi avvertimenti anche per Venezia, il cui paesaggio è messo a repentaglio dal turismo e dall’impatto delle grandi navi da crociera che hanno ricominciato a solcare la laguna.