Col significato di rinascita, Mantova ha destinato tutto l’anno 2021 al mito di Venere, realizzando, per mezzo della Fondazione Palazzo Te e del Museo Civico di Palazzo Te, un programma di mostre e eventi specifici.
Nel quadro di questo programma denominato “Venere divina. Armonia sulla terra”, Palazzo del Te, anche conosciuto come Palazzo dei lucidi inganni, ospita un’esposizione eccezionale: il capolavoro di Tiziano “Venere che benda amore” in mostra al pubblico fino al 5 settembre 2021.
Il dipinto che appartiene alla produzione tarda dell’artista veneto è un prestito dalla Galleria Borghese di Roma.
Forse commissionato come regalo di nozze, il quadro è la rappresentazione in chiave allegorica di un tema mitologico che si è prestato nel tempo a diverse interpretazioni. Ultima di queste vede la possibilità di pensare al dipinto come la raffigurazione dell’Educazione di Cupido, dove l’Amore cieco, alle prime armi, si accinge con arco e frecce a colpire per la prima volta i mortali accendendo innamoramenti e passioni.
L’opera all’interno del palazzo è posta tra due altri capolavori sempre in prestito nell’ambito del programma dedicato a Venere e provenienti dal Palazzo Ducale, ossia la Venere velata del II sec. a.C. e l’arazzo di Giulio Romano con una Venere circondata da puttini in un giardino ricco e rigoglioso di vegetazione. Tutte e tre le opere inoltre si trovano a dialogare con le Veneri degli stucchi e degli affreschi del Palazzo recentemente valorizzate da una nuova illuminazione e ad allargare l’interesse dei visitatori con uno strumento accessorio, un piccolo libro che narra storie della Dea e che nasce come progetto editoriale collaterale al programma Venere divina.