Al MoMa di New York si omaggia uno dei maggiori scultori del Novecento, Constantin Brancusi, che con la sua continua sperimentazione stilistica, ha dato nuova dimensione alle arti plastiche, amplificandone le possibilità della loro libertà espressiva rispetto ai soggetti raffigurati, riportandoli quasi all’astrazione. Con una mostra aperta al pubblico dal 22 luglio 2018, il Museo di Arte Contemporanea della Grande Mela porta lo spettatore a scoprire la visione purista, sintetica e primitivista dell’artista rumeno che rivoluzionò il modo di intendere la scultura.
Stabilitosi a Parigi nei primi del ‘900, Brancusi fu dapprima affascinato dai giochi di luce delle forme scolpite da Medardo Rosso, che ebbe modo di vedere in una retrospettiva che si svolgeva nella capitale mondiale dell’arte proprio in quegli anni, ed entrò poi a far parte della scuderia degli apprendisti di Auguste Rodin. Qui ben presto si trovò a rifiutare la pratica di studio di modellare la creta per poi fonderla nel bronzo, per prediligere invece una scultura che libera direttamente, dal legno e dalla pietra, le forme sempre più stilizzate del reale. La sua vena di sperimentatore lo portò pian piano a definire uno stile tutto suo, personale, che influenzò la scultura del secolo scorso, fatto di semplicità e sintesi, di sottrazione e schematizzazione delle forme, di evocazione dei soggetti per analogia e non di realismo descrittivo. La sua natura di innovatore invece lo portò ad annullare la distanza concettuale tra piedistallo ed opera d’arte, concependoli come un tutt’uno che si completa e si integra. Anche le sue ultime opere risentirono della continua sperimentazione, in una svolta sempre più tecnologia mediata dall’amico Man Ray, che gli fece conoscere l’arte su pellicola cinematografica. A questo punto le opere diventarono più dinamiche, ponendo se stesso al centro di una rappresentazione in cui l’artista è ripreso nell’atto di lavorare la materia, di plasmare le forme e giocare con la luce ed i temi d’ispirazione.
Tutto ciò è raccolto nell’esposizione delle 11 sculture di Brancusi messe in mostra accanto a disegni, fotografie, film che insieme creano una summa straordinaria della ricerca artistica dello scultore e che segnano, per la prima volta, legami e rapporti dell’artista con amici, mecenati e musei come lo stesso MoMa.
La mostra dal titolo “Constantin Brancusi Sculpture” è visitabile fino al 18 Febbraio 2019. Maggiori informazioni sul sito ufficiale del MoMa.