È in corso al MAR di Ravenna una mostra ispirata alle nuove produzioni dell’originale artista e fotografo americano Chuck Close, figura di spicco nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, salito alla ribalta dai primi anni ’70 per il suo inconfondibile e personale stile artistico.
Chuck Close ha infatti rimodulato e reinterpretato il genere dell’arte musiva, dandogli nuova identità, attuale e contemporanea, trasformando quello che era un suo disagio in un’opportunità diversa. L’artista infatti sin da bambino è affetto da un disturbo cognitivo che non gli permette di riconoscere le persone solo dai tratti fisionomici. Di conseguenza ha cercato di superare questa mancanza rielaborandola nell’arte tanto da sviluppare un personale percorso di costruzione, ricostruzione e visualizzazione del volto umano attraverso diverse tecniche pittoriche, grafiche, anche tessili, fino a trovare la massima espressione in quella del mosaico.
Partendo da fotografie – mezzo riconosciuto da Close come valido alleato nell’identificazione delle persone – l’artista realizza grandi ritratti ed autoritratti scomponendo i volti e ricomponendoli, secondo nuove modalità che permettono una pluralità interpretativa del soggetto partendo dal realismo fotografico fino ad arrivare a forme d’astrattismo.
La conferma del suo stile gli arriva dalla partecipazione al progetto artistico di arte pubblica per la Metropolitana di New York, che vede l’installazione di opere d’arte permanenti nei sotterranei della metropolitana e nelle stazioni. Dal 2017 così nella stazione Second Avenue-86th Street si possono ammirare dodici opere di Close, monumentali ritratti raffiguranti personaggi importanti del mondo dell’arte, della musica e della cultura, tra cui Cecily Brown, Philip Glass, Zhang Huan, Alex Katz, Lou Reed, Cindy Sherman e Kara Walker.
La mostra al MAR intitolata “Chuck Close. Mosaics” presenta le ultime creazioni dell’artista, una nuova serie di opere a mosaico, corredate di stampe, arazzi e fotografie relative alle opere esposte. E’ visitabile fino al 12 gennaio 2020.
Maggiori informazioni sul sito del MAR