Ci sono film d’animazione come quelli firmati dal maestro giapponese Hayao Miyazaki dello Studio Ghili, un’icona ormai del settore, che per atmosfere e stile non possono non essere considerati dei capolavori. Basta ricordare esempi come “Ponyo sulla scogliera” o “Il castello errante di Howl” per rievocare tutto un mondo fantastico dove a far da leva sono i valori universali, le sfide quotidiane, il coraggio, la condivisione… Un universo di scenari surreali e fantastici ma soprattutto di emozioni e sensibilizzazione che non passa inosservato e a cui ci si ispira. E’ il caso dei giovani cineasti cinesi Xuan Liang e Chun Zhang, autori del lungometraggio Big Fish & Begonia, campione di incassi in Cina (85milioni di dollari) nel 2016 e in uscita oggi, 21 Giugno 2018, nelle sale italiane.
Grandi temi e complessità di tecniche
Nel film ritroviamo grandi temi come il senso della vita, l’accettazione della morte, l’amore, il sacrificio, spunti di riflessione per l’adulto, studiati per essere fruibili dal bambino, così come sono immersi narrazioni favolistiche e mondi da sogno. Ed un sogno vero e proprio è stata l’avventura dei due giovani che hanno impiegato ben dodici anni per completare la pellicola. Studente d’ingegneria, uno, e di belle arti, l’altro, insieme un giorno decidono di lanciarsi nel progetto, ma la ricerca dei finanziamenti è stata impresa ardua, tanto da spingerli a trovare aiuto in rete. Viene lanciato così un crowdfunding a cui partecipano 4000 persone e che permette di trovare l’interesse di un finanziatore: la casa di produzione cinese Enlight Media. Al di là delle vicende finanziare, il film si è sviluppato nel tempo in una complessità di tecniche ed elementi da renderlo davvero interessate. Il disegno tradizionale si è unito dall’animazione 2D e 3D, la tradizione si è fusa con la mitologia classica cinese d’ispirazione taoista, la musica ha incontrato il mondo giapponese, ecc.
La trama in pillole
Tutto concorre a creare una grande storia dove coesistono ma non si mescolano, due mondi paralleli, quello degli umani e quello degli “Altri” creature che vivono nel mare e che regolano il flusso della vita umana. Protagonista dell’avventura è Chun (Begonia), che al compimento dei suoi 16 anni viene mandata sotto le sembianze di un delfino, come rito iniziatico, alla scoperta del mondo degli uomini per osservalo e comprenderlo. Gli uomini non conoscono il mondo degli “Altri” e così deve essere. Quando però la ragazza rimane impigliata in una rete prima di poter varcare il portale dell’oceano per tornare indietro, viene salvata da un giovane umano, che perde per questo la vita. Da questo momento una serie di scelte mettono a repentaglio la segretezza del suo mondo ma anche l’equilibrio prestabilito tra i due regni.