… La tradizione di regalare le uova a Pasqua è molto più antica, risale fino al Medioevo, legata sia al digiuno quaresimale che ad aspetti augurali… La mistica dell’uovo, tra forma e contenuto, ha una tradizione millenaria ed è talmente feconda da occupare uno spazio quasi privilegiato nella storia dell’arte, interpretandone – l’arte stessa – significati e simboli in un’iconografia che si è ripetuta nel tempo e che ha tradotto ere e concezioni.
Ma come mai nella semplicità dell’uovo, un valore così grande? La risposta è nell’elementarità della sua forma, priva di spigoli, senza inizio e fine e nella complessità del suo aspetto, finito ma potenzialmente generatore di nuova vita. L’uovo ha in sé valenza di sacralità cosmica, metafora della vita, rinascita, fertilità, evoluzione. Tanti significati mistici, da sempre celebrati nell’arte….
…È nel Rinascimento che l’uovo entra prepotente nell’arte con tutta la sua sfera di simbolismi ed interpretazioni. Ben nota è la “Pala di Brera” (1474) di Piero della Francesca, in cui un uovo di struzzo cade a pendolo dalla decorazione a conchiglia del catino absidale, assolvendo da un lato ad una funzione spaziale e dall’altro al richiamo iconologico della maternità della Vergine. La stessa simbologia in chiave mitologica è nella “Leda e il Cigno” di Leonardo da Vinci (1505-10)… Più lontano da significati reconditi è l’uovo della “Vecchia che cucina le uova” di Diego Velazquez (1618), che è racconto puro della quotidianità, tipico delle scene di genere del Seicento.
…L’uovo ritorna prepotente e protagonista nell’arte dell’800, con Fabergè… Nel Novecento l’uovo e la forma ovale compaiono invece nell’essenzialità delle linee e della scultura di Constantin Brancusi… Rivive nelle immagini oniriche di Magritte quale visione profetica in “Chiaroveggenza” … Ossessione surrealista e psicoanalitica è poi l’uovo per Dalì… In ultimo anche nel contemporaneo non mancano esempi, come nelle performances dell’artista svizzera Milo Moirè che “espellendo” uova colorate dalla vagina su fogli bianchi, intende la nudità come mezzo d’arte legata alla fertilità femminile generatrice di creatività.
Articolo completo sulla rivista IconArt Magzine n°06