Nato a Chiaravalle, in provincia di Ancona, Daniele Donna è cresciuto a Villanova, un piccolo quartiere di periferia di Falconara Marittima. Oggi vive in un paesino di cinquemila anime, Polverigi.
I genitori artigiani gli hanno trasmesso la bellezza del “fare” e del saper apprezzare il dettaglio.
Sin da piccolo impegnava il tempo disegnando. Quando frequentava le scuole medie ha cominciato ad usare i colori a olio, regalo dei genitori, salvo poi riporli in un cassetto quando aveva 18 anni. Ma quel cassetto rimasto chiuso per quasi 20 anni, si è riaperto in un momento in cui l’artista ha cominciato ad avvertire il bisogno di “parlare” un po’ più con se stesso. «Mi sono ritrovato – racconta – in un luogo dove non esiste più tempo, dove le cose nascono ed i pensieri muoiono, dove in ogni pennellata c’è un po’ di te e tutto si fonde nella tela». L’incontro con un professore ha fatto il resto, rendendolo un artista consapevole, capace di cimentarsi in più tecniche benché resti la predilezione per l’olio.
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