C’è ancora tempo fino al 22 dicembre 2018 per visitare la rassegna milanese dedicata a Giuseppe Pellizza da Volpedo, il noto pittore del dipinto Il Quarto Stato, divenuto nel tempo simbolo delle battaglie sociali nell’ambito del lavoro subordinato. Le Gallerie Maspes e le Gallerie Enrico, due importanti poli espositivi per l’arte dell’Ottocento, ospitano una mostra di quindici opere dell’artista piemontese che ripercorrono le tappe della sua esperienza e lo sviluppo artistico, anche attraverso una serie di indagini diagnostiche che esaminano le evoluzioni dello stile da un punto di vista scientifico.
Frutto di prestiti provenienti da collezioni private e pubbliche, l’esposizione appunta il suo interesse soprattutto alle produzioni del ventennio che va dal 1887 al 1907, comprendente ritratti, nature morte, paesaggi e quadri di denuncia sociale.
Nello specifico possiamo osservare alle Gallerie Maspes, una sezione intitolata Pellizza da Volpedo. Oltre l’immagine, che presenta una serie di opere corredate da analisi radiografiche, riflettografiche e ad infrarossi che hanno interessato anche il famoso quadro Il Quarto Stato, a cui è dedicata un’attenzione particolare. Attraverso le analisi è possibile così avere una visione ancora più completa del percorso che ha portato all’opera finale, permettendo di scoprire disegni preparatori o cambiamenti stilistici, altrimenti rimanenti celati.
Alle Gallerie Enrico invece è il rapporto tra il pittore e gli esponenti del Divisionismo italiano ad essere indagato, nella sezione Pellizza da Volpedo. Divisionismo e divisionisti, dove l’opera dell’artista dialoga con quelle di maestri del calibro di Segantini, Previati, Grubicy, solo per citarne qualcuno. Il confronto permette di individuare il grande contributo che Pellizza da Volpedo ha apportato in termini di cifrato stilistico innovativo nel linguaggio divisionista, mostrando la capacità di catturare i cambiamenti sociali tramite campiture separate del colore.
Maggiori informazioni sul sito di Gallerie Maspes