…Nonostante gli attentati degli ultimi anni ed il recente incendio alla cattedrale di Notre Dame, uno dei simboli della città, la capitale della Francia non si arrende e va avanti con rinnovato orgoglio. Fedele al motto che appare nello stemma della città “Fluctuat nec mergitur” (È sbattuta dalle onde ma non affonda), lavora ad una sua trasformazione anche in vista delle Olimpiadi del 2024.
Tanti i progetti in cantiere, a cominciare da un villaggio ecologico battezzato “Mille arbres” e pensato dagli architetti Sou Fujimoto e Manal Racdi… La foresta di mille alberi dovrebbe essere terminata per il 2022 e potrebbe assurgere a nuovo simbolo della ville lumiere, trasformando la metropoli in uno spazio più verde e vivibile.
E in quest’ottica si inseriscono anche l’orto biologico di 7mila metri quadrati sui tetti di un nuovo quartiere a La Chapelle e la conversione delle acciaierie Halles Pouchard in uno spazio con hotel, gallerie d’arte e ristoranti… Circa un anno fa, il tratto che circonda il Museo d’Orsay è diventato pedonale trasformando la Rive Gauche della Senna in un ritrovo alla moda.
I Parigini mostrano di saper apprezzare e passeggiano sul lungofiume, soffermandosi per dare un’occhiata a libri usati e disegni e tirando, spesso, fino all’ora di cena. Qualcuno si fa attrarre dalla cena gourmet sulla barca Alain Ducasse (prenotazione obbligatoria; ducasse-seine.com), qualcun altro opta per una soluzione più economica dirigendosi verso il Beaupassage…
Intanto, è possibile vivere nuovi spazi come il Fluctuart la prima galleria d’arte galleggiante che è stata inaugurata lo scorso 4 luglio. Il progetto … prevede di ospitare nel museo galleggiante collezioni permanenti, mostre temporanee, residenze d’artista, lezioni, laboratori e workshop. Sulla terrazza, poi, c’è un’aria ristoro da cui si può godere di una magnifica vista su Parigi…
Dal venerdì al lunedì il mercatino di Saint Ouen è una tappa fissa per i collezionisti alla ricerca dell’affare e di pezzi unici, spesso rari, non troppo costosi. I più fortunati potrebbero avere la “chance” anche di pescare una stampa di Picasso come quella acquistata da Ori Kafri, l’israeliano cresciuto a Firenze, che a settembre aprirà sulla Rive Gauche il Jk Place, quarto indirizzo di una raffinata catena italiana di alberghi fondata dallo stesso Kafri a partire dal 2003…
Articolo completo sulla rivista IconArt Magazine n° 09