Al MUDEC di Milano, una grande retrospettiva pone l’accento su un altro importante protagonista dell’arte Pop, accanto a Warhol – Roy Lichtenstein – noto per la sua arte e tecnica inconfondibile. È impossibile infatti non riconoscere un Lichtenstein al primo sguardo! La sua è un’arte sofisticata, che risente delle influenze cubiste ed espressioniste e si muove tra design, decorazione, fumetto, pittura, arte animata fino a giungere a quel suo caratteristico stile puntinato che lo ha reso un’icona dell’arte Pop del Novecento. La sua specifica arte ha attratto ed influenzato nel tempo il lavoro di tanti creativi nei vari ambiti artistici: dalla pittura alla pubblicità, alla fotografia, al design, fino a contaminare persino la moda.
La mostra dal titolo “Roy Lichtenstein – Multiple Visions” raccoglie circa un centinaio di opere, prestiti provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane. Sono stampe, anche di grande formato, sculture, arazzi, video e fotografie organizzate in un percorso tematico che è una panoramica su temi e generi che hanno caratterizzato la parabola evolutiva dell’arte di Lichtenstein.
L’esposizione permette di osservare quel complesso sistema di decostruzione, ricostruzione e rielaborazione in chiave pop e personale dell’immagine fotografica, fino a farla trascendere dal reale, di cui Lichtenstein è stato artefice e che lo ha portato ad essere uno dei maggiori rappresentanti della ‘riproducibilità meccanica dell’opera d’arte’. Attraverso questo percorso si possono quindi intuire le suggestioni provenienti dalle correnti cubiste, futuriste e surrealiste che vedono l’artista muoversi nel solco della tradizione e nel contempo i tanti stimoli e contaminazioni del mondo contemporaneo.
Una sezione della mostra è anche dedicata al rapporto che l’artista ha avuto con l’arte Orientale, che preannuncia la futura mostra “Sogni d’Oriente” in programma in autunno.
La mostra di Lichtenstein, inaugurata ieri 1 maggio può essere visitata fino all’8 settembre 2019. Maggiori informazioni sul sito del MUDEC