Palazzo Pitti ha simbolicamente aperto una mostra incentrata sull’impegno ed il talento della donna tra Ottocento e Novecento, a marzo, proprio il giorno prima della festa della donna.
La rassegna si chiama “Lessico Femminile. Le donne tra impegno e talento 1861 – 1926” e con essa si vuole raccontare il diverso universo femminile in cui erano immerse o costrette le donne in base allo status sociale di appartenenza ma da cui sono comunque emerse, ognuna con proprie peculiarità, anche se non sempre riconosciute. Per condurre questo racconto attraverso circa 70 esposizioni tra opere d’arte, foto ed oggetti, la mostra pone ideologicamente due date, come se facessero da proemio e da epilogo della narrazione, che segnano due momenti fondamentali nella storia del riscatto dell’immagine femminile e del ruolo pubblico delle donne nel periodo post-unitario.
Il 1861 è infatti l’anno della nascita della Fratellanza Artigiana d’Italia, associazione operaia nazionale a cui poterono iscriversi anche le donne lavoratrici mentre il 1926 è l’anno in cui Grazia Deledda ricevette il Nobel per il romanzo Canne al Vento.
Nella carrellata di opere si possono così ricostruire gli universi di donne contadine dedite alle pratiche agricole, alla cura degli animali della fattoria e poi a tutte le faccende che richiedevano anche una certa maestria ed arte come il lavoro a maglia o l’intreccio in paglia. Si può intuire la condizione di donne borghesi emerse anche come artiste o scrittrici, in quanto il rango permetteva loro di studiare ed intraprendere questi tipi di carriera, sempre però limitata nei generi e negli argomenti specificatamente considerati femminili: infanzia, libri per la scuola, moda, economia domestica, buone maniere. In ultimo si possono rivivere gli ambienti dei salotti intellettuali che spesso erano ritrovo per rivoluzionari e patrioti e che, specie a Firenze, accolsero donne attive in arte, letteratura ma anche in politica e nel sociale provenienti da tutto il mondo.
La mostra è accompagnata da didascalie, focus e una proiezione multimediale in cui viene raccontata la donna negli ambienti di lavoro. È visitabile fino al 26 maggio 2019. Maggiori informazioni sul sito degli Uffizi.