Fare una piacevole passeggiata a rua Augusta, oltrepassare l’Arco Triunfal, attraversare praça do Comércio e raggiungere la grande scala di marmo che accarezza la foce del fiume Tago per respirare a pieni polmoni il vento dell’oceano che rimanda echi di grandi avventure e meravigliose conoscenze. La visita a Lisbona inizia da qui. Da un luogo simbolo della città, da cui sono salpate le navi di Vasco da Gama e Pedro Alvares Cabral e che racconta l’ansia di andare alla scoperta di nuovi mondi che si manifesta nelle piazze dedicate a navigatori e sovrani conquistatori, nei balconi affacciati a mare, negli elementi decorativi architettonici che raffigurano onde, navi, galeoni e rose dei venti.
Raggiungiamo uno dei simboli di Lisbona: il Castelo de São Jorge. Intorno si sviluppano i quartieri più antichi di Lisbona – Alfama, Graça, Mouraria… Dalle fontane Chafariz d’El Rei e Chafariz do parte la visita all’Alfama (che deve il suo nome alla parola araba al-Hama che significa fonte), il quartiere che corre verso il mare fino a raggiungere la Baixa, la città bassa… A monte della Baixa c’è il Chiado, uno dei quartieri più eleganti della città…. Qui è d’obbligo una sosta in uno degli storici caffè, A Brasileira, che mostra una scultura in bronzo di Fernando Fessoa seduto al suo tavolino, davanti al caffè.
È Belém il quartiere simbolo dell’epoca delle grandi scoperte geografiche, tra il XV e XVI secolo. Qui si può ammirare il Padrão dos Descobrimentos, realizzato nel 1960… Il monumento delle scoperte è una caravella stilizzata che porta a bordo il re ed i navigatori portoghesi dell’età dell’oro. Vicino, la Torre di Belém celebra la supremazia dei mari del Portogallo…. Alle sue spalle il cinquecentesco Monastero dos Jerònomos, in stile manuelino (il tardo gotico portoghese), che celebra il successo di Vasco da Gama… A Belém è presente la famosa Antiga Confeitaria, meta ancor oggi di una sorta di quotidiano pellegrinaggio del gusto… per avere il privilegio di godere del trionfo di sapori del famoso pastel de nata, dolce tipico di pasta sfoglia ripiena di crema al latte e cannella in superficie… Nel quartiere del Chiado c’è uno spazio a cielo aperto nelle rovine del Convento do Carmo, una chiesa gotica senza soffitto (distrutto dal terremoto del 1755) che custodisce i tesori del museo archeologico. Sempre nella chiesa si può ammirare il Museu Nacional do Azulejo, che mostra l’evoluzione artistica delle maioliche bianche e azzurre. Alla moda ed al design è dedicato il Mude, a rua Augusta, mentre al Calouste Gulbenkian si possono ammirare opere che vanno dal 2000 a. C. al XX secolo. Il museo José Berardo è uno scrigno di opere di arte contemporanea e trova spazio nel Centro culturale di Belém…
Articolo completo sulla rivista IconArt Magazine n° 06