Dopo l’ennesima battuta d’arresto imposta dall’ultimo DPCM, i teatri italiani fanno fronte comune ed indicono la “Giornata Nazionale dello Spettacolo dal Vivo”.
L’Atip – Associazione teatri italiani privati infatti risponde alla nuova chiusura obbligata, amareggiata ma senza piegare la testa, con una protesta-maratona che avrà luogo il 25 novembre 2020, simbolicamente un minuto dopo la mezzanotte che segna la fine della l’obbligo di chiusura per le sale.
Per la prima volta dopo marzo, i maggiori teatri privati italiani riapriranno insieme con incontri con personalità della politica, delle istituzioni, della cultura e dello spettacolo affrontando temi divenuti ormai urgenti per l’esistenza dei teatri e di tutto il panorama artistico attiguo.
La decisione è stata presentata in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e ai ministri della Cultura e della Salute e al comitato per l’emergenza, dal presidente dell’Atip che si è fatto portavoce della delusione e della preoccupazione per il nuovo colpo inferto al comparto dei Lavoratori e delle Imprese dello Spettacolo dal Vivo Privato.
Comprendendo la gravità dell’emergenza, le nuove misure restrittive appaiono poco accettabili alla luce anche del fatto che cinema e teatri hanno dimostrato di rispettare gli adeguamenti previsti per poter garantire la totale sicurezza e questo atteggiamento rischierebbe di vanificare gli sforzi materiali ed economici messi in atto.
È un coro di protesta quello che si alza dall’Atip, un’associazione nata lo scorso maggio che conta 18 teatri fondatori tra i più grandi della penisola, con un indotto economico di non poco conto e che nelle ultime settimane accoglie ancora nuovi membri e attività produttive.