Il 2020 è l’anno di Beethoven. Vienna, Capitale della musica 2020, si prepara a festeggiare con una ricchissima programmazione i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, il geniale compositore tedesco che scelse la città austriaca per dar vita alle sue straordinarie sinfonie ma anche per vivere il dramma della malattia che lo rese sordo. Quella stessa città che, secondo l’Economist, ha la più alta qualità della vita e offre 15mila concerti all’anno, è il punto di riferimento incontrastato della musica nella vecchia Europa: qui hanno vissuto molti straordinari compositori, da Mozart a Mahler, da Haydn a Strauss fino a Schubert, che era originario proprio di Vienna. Ma il legame tra la capitale austriaca e Beethoven è unico. A Vienna il musicista trascorse 35 dei suoi 57 anni di vita. Vi si stabilì quando aveva 22 anni, per diventare l’allievo di Franz Joseph Haydn. Per via del suo cattivo carattere cambiò 40 case, molte delle quali sono state trasformate in musei.
… Il Theater an der Wien, ha ospitato il debutto di molte sue opere: il concerto per violino, le Sinfonie e il Fidelio, scritto da un giovane Beethoven ed ancora oggi sono fonte di ispirazione per il mondo della musica.
Vicino al Theater an der Wien si trova un’altra opera dedicata al grande compositore tedesco. Si tratta del “Fregio di Beethoven” dipinto da Gustav Klimt nel 1902 al Palazzo della Secessione, una struttura architettonica facilmente individuabile grazie alla cupola di foglie dorate di alloro. In una sala si può ammirare un ciclo di immagini lungo più di 30 metri che narra la Nona Sinfonia: sulle tre pareti sono ritratti “L’anelito alla felicità” che si scontra con le “Forze ostili” per poi trionfare con “l’Inno alla gioia”.
… La passeggiata sui luoghi del musicista tedesco non può che concludersi a Beethovenplatz, dove troneggia una scultura del compositore caratterizzata da una criniera di capelli scomposti ed il mento sullo spartito, realizzato dallo scultore tedesco Caspar von Zumbusch nel 1880…
Articolo completo sulla rivista IconArt Magazine n° 11