Al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, nello spazio espositivo della Project Room, dal 13 ottobre 2018 sarà possibile visitare una mostra che ci catapulta indietro di 20 anni, quando – lontani dal digitale, da chat, social media e youtube – il nostro svago era affidato ad una cassetta inserita in un dispositivo che permetteva di avere il controllo della tv. Era l’era delle videocassette e dei videoregistratori che hanno consumato nastri e nastri dei nostri film e contenuti preferiti.
Con la mostra VHS + video/animazione/televisione e/o indipendenza/addestramento tecnico/controllo produttivo 1995/2000, nata in collaborazione con DAR – Dipartimento delle Arti Università di Bologna, si vogliono ripercorrere quegli anni catalizzando l’attenzione sul momento di massima sperimentazione in Italia del VHS, attraverso un percorso immersivo tra immagini e suoni. La mostra è caratterizzata da 3 proiezioni murali distinte a loro volta in altre diverse immagini di schermi che catturano l’attenzione dello spettatore in una visione multipla. Sulle pareti si alternano spezzoni di video, programmi e sigle tv, videoclip e produzioni di videografica. La narrazione visiva è accompagnata da didascalie informative e da un audio che racconta il periodo con testimonianze dirette degli autori, suoni e rumori che attestano la sperimentazione tecnologica. Inoltre, una parete della sala è adibita alla fruizione delle versioni integrali audio e video delle produzioni dei vari gruppi di ricerca media-culturali coinvolti, che diventarono veri e propri marchi del settore (Opificio Ciclope, Fluid Video Crew, Ogino Knauss, Otolab e Sun Wu Kung).
La mostra è visitabile fino al 14 febbraio 2019, data che prevede una giornata di studi con esperti e una serata di performance di video live art vintage, caratterizzata dalla riedizione di live originali degli anni ’90. Sono previste nell’arco espositivo anche 4 domeniche di proiezioni speciali con contenuti aggiuntivi.
L’inaugurazione è fissata per venerdì 12 ottobre alle 18.00.
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