Oggi, 25 novembre, è la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. Una data per mai dimenticare le tante donne vittime di violenza ogni giorno, ogni orribile giorno, maltrattate o uccise…. perchè #nonènormalechesianormale!
Un virus terribile, più violento e incontenibile di questo che stiamo vivendo, per il quale la violenza tra le mura domestiche pare sia addirittura raddoppiata.
Al segno indelebile della sofferenza di queste donne si accosta in questa data, a simbolo di solidarietà, un segno di colore arancione a livello internazionale che in Italia invece diventa rosso, in riferimento ad opera dell’artista messicana Elina Chauvet che in un’installazione, che ha girato il mondo, presentava delle scarpe rosse abbandonate per strada.
Questa espressione d’arte è diventata poi simbolo della denuncia e della presa di coscienza degli italiani nei confronti del femminicidio.
L’arte continua a farsi portavoce di tematiche forti come questa che purtroppo è stata denunciata da sempre nelle opere anche di importanti artisti del passato.
Basta ricordare l’opera “Lo stupro” di Edgar Degas, dove nel chiuso di una stanza un uomo vestito di nero, con fare superbo, sta dritto sulla porta e fissa quella che sarà la sua vittima, in abito bianco, piegata in un angolo col volto impaurito ed indifesa.
Altra opera che rappresenta il sentimento dell’artista nei confronti della violenza subita dalle donne è “Unos Cuantos Piquetitos” di Frida Khalo, la pittrice messicana dalla vita sofferta che in questo quadro rappresenta un fatto di cronaca che l’aveva particolarmente toccata: una donna accoltellata per gelosia dal marito difesosi dicendo che era giusto qualche coltellata! Il dipinto mostra l’uomo con in mano il coltello vicino ad una donna sul letto ferita, sanguinante e nuda se non per una scarpa ancora al piede.
Anche in Artemisia Gentileschi, vittima essa stessa di violenza ma col coraggio di denunciare, il tema torna nell’opera “Susanna e i Vecchioni” in cui viene rappresentato l’episodio biblico della casta Susanna sorpresa a fare il bagno da due anziani, conoscenti del marito, e sottoposta a ricatto sessuale. L’artista immortala la donna disgustata, nell’atto di nascondersi agli occhi maliziosi dei due.