1918: con la fine dell’impero asburgico se ne andavano anche Gustav Klimt, Egon Schiele, Otto Wagner e Kolo Moser, le anime della Secessione, il movimento noto anche come l’Unione degli artisti austriaci che dissero addio all’Accademia di Belle Arti per dare vita a un gruppo autonomo.
In occasione del centenario della loro scomparsa, Vienna ha deciso di celebrare la stagione del suo Modernismo con una serie di mostre e itinerari di architettura, arte, letteratura e musica, che si chiuderanno ad aprile 2019…
Partiamo dal Museo Leopold, dove fino al 4 novembre sarà possibile ammirare dipinti, opere su carta e numerose carte d’archivio (atti, documenti, ecc.) firmati da Egon Schiele per raccontare la sua rottura con la tradizione, il suo scoprirsi espressionista, la violazione dei tabù, la spiritualità e la trasformazione, oltre agli speciali autoritratti. Sempre fino al 4 novembre, nello stesso contenitore museale, oltre al patrimonio del Museo Leopold e alla collezione privata della Famiglia Leopold, anche esemplari della Klimt Foundation, opere di un nuovo prestito permanente affidato al Museo da un discendente della Famiglia Klimt, e prestiti internazionali…
All’Orangerie, Belvedere Inferiore, c’è tempo fino al 17 febbraio per un affascinante viaggio nella produzione di Schiele attraverso il confronto tra le opere e i disegni preliminari, mentre al Mak, Museo austriaco di Arti applicate, protagonista sarà “Klimt’s Magic Garden”, un esperimento di realtà virtuale ispirato al capolavoro di Klimt “Attesa e appagamento”. Sempre il Mak accoglie, fino al 22 aprile, una retrospettiva su Koloman Moser, che lavorò per la Wiener Werkstätte fino al 1907 come pittore, grafico e artigiano.
Chiude i battenti il 7 ottobre al Wien Museum, l’esposizione pensata per far conoscere al grande pubblico la produzione dell’architetto metropolitano Otto Wagner. “Wagner, Hoffmann, Loos e il design di mobili del Modernismo viennese. Artisti, committenti, produttori” è invece il titolo dell’esposizione che sarà ospitata fino al 7 ottobre dal Museo del Mobile…
Il Museo della Letteratura (fino al 17 febbraio) ospita un focus su Berta Zuckerkandl, Ludwig Wittgenstein e Alban Berg.
E per gli appassionati di filosofia, 100 anni di “Tractatus Logico-Philosophicus” nelle sale dell’archivio di Stato austriaco (fino al 30 novembre).
L’articolo completo sulla rivista IconArt Magazine n° 03
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